mercoledì 4 giugno 2014

Riflessione sui "Fratelli d'Italia"

Carissimi, vengo a voi con questa mia perché in questi ultimi mesi ho sentito chiamare "camerati" gli aderenti al movimento politico "Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale".
Permettetemi di dire che non c'è nulla di più sbagliato in quanto i "Fratelli d'Italia" non discendono né dal PNF né dal NSDAP. Perché allora chiamare "camerata" chi camerata non è?
Cercando nel web ho trovato un testo che dice: "Camerata è un sinonimo di compagno d'arme, ed è appellativo di antico uso nella lingua italiana che indica mutuamente soggetti i quali condividano lo stare insieme, l'abitare insieme ed il dormire insieme, con tipico riferimento al gergo militare e quindi ad una lotta comune.
In Italia e in Germania è conosciuto per essere in uso principalmente negli ambienti politici di destra e fu usato durante l'epoca fascista dagli aderenti al Partito Nazionale Fascista e durante l'epoca nazionalsocialista dagli aderenti al NSDAP (in tedesco kameraden).
Lo Statuto del PNF del 1926 vide la sostituzione, rispetto al precedente, dei termini "soci" e "iscritti" con "camerati" e "fascisti"". [Fonte: wikipedia]
Carissimi, non venitemi a dire che è necessario allearsi con i "Fratelli d'Italia" per entrare nei Palazzi perché le teorie dell'inciucio e delle alleanze numeriche non appartengono ai movimenti politici fascisti e/o della destra sociale ma ai movimenti liberali, liberisti, capitalisti e democristiani.
La figuraccia politica che i "Fratellini" di Giorgia Meloni hanno fatto alle Elezioni Europee del 25 maggio dimostra che le mie teorie non sono poi tanto sbagliate. Gli Italiani, questa volta, hanno premiato la coerenza e hanno falcidiato traditori e bugiardi.
Torniamo alle nostre antiche radici. Riscopriamo i nostri valori. Riportiamo l'Italia allo splendore d'un tempo.
Andrea Elia Rovera
andreaeliarovera@yahoo.it

Nessun commento:

Posta un commento