venerdì 30 maggio 2014

La "Fiamma Tricolore" di Treviso contro la Cittadinanza Civica agli Immigrati

Cuneo, 30 maggio 2014
Carissimi, vengo a voi con questa mia per dirvi che oggi i militanti del "Movimento Sociale-Fiamma Tricolore" di Treviso hanno protestato contro l'assegnazione della Cittadinanza Civica che il Comune di Treviso ha deciso di conferire ai figli degli immigrati.
I membri della "Fiamma Tricolore" ritengono che questa assegnazione non sia altro che un atto di buonismo spicciolo per fare un po' di sana demagogia.
Il Paese è in ginocchio, la disoccupazione è ai massimi storici, quella giovanile degna di un Paese sottosviluppato, il tessuto industriale sapientemente sradicato. Negli ultimi 20 anni non è stato sviluppato un modello credibile di integrazione ma, nonostante questo, come d’incanto, diventa di fondamentale importanza dare la cittadinanza agli immigrati.
A questo punto e bene farsi una domanda “Sono forse in malafede i buonisti”?
Noi affermiamo che ,"l'italianità" è un vincolo che non può essere degli individui che casualmente nascono sul suolo italiano.
Oggi è cittadino italiano chi nasce da padre o madre italiani, ovunque la nascita avvenga, e la cittadinanza italiana si può acquisire: 1. per adozione, 2. per matrimonio, 3.  per beneficio di legge (a 18 anni), 4. per naturalizzazione, 5. dopo un periodo di residenza stabilito dalla legge (oggi 10 anni), 6. per eminenti servizi resi all'Italia.
Al di là di annunci e proclami politici, è bene chiedersi: ma la cittadinanza onoraria è giusta?
E’ corretto che la cittadinanza, come da più parti chiesto, venga riconosciuta a chiunque nasca nel territorio Italiano?
Carissimi, vi lascio con queste domande riflessive formulate da Giovanni Battista Patete, Segretario Federale del "Movimento Sociale-Fiamma Tricolore" di Treviso, perché credo che non ci sia bisogno di aggiungere altro.
Una cosa sola va detta: Onore alla "Fiamma Tricolore" che da sempre difende il Popolo Italiano e Sovrano!
Andrea Elia Rovera
andreaeliarovera@yahoo.it

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