domenica 15 giugno 2014

Dicono i Comunisti: "Fascisti vecchi e nuovi: per voi non c'è domani!"

Cuneo, 15 maggio 2014
Carissimi, vengo a voi con questa mia per portarvi a conoscenza di un libercolo stampato dai comunisti. Un amico mi ha segnalato che lo consigliano ai ragazzi delle scuole superiori e dell'università perché credono così di distruggere le idee della Destra Sociale Italiana, del Socialismo Nazionale e del Conservatorismo.
Qui il manifesto da loro diffuso con la didascalia a fianco:
"Aggressioni xenofobe, razziste, omofobe e contro militanti o semplici simpatizzanti di sinistra sono ormai all'ordine del giorno in molte realtà italiane. 
Tra il gennaio 2005 e l’aprile 2008 le aggressioni fasciste sono state 262, senza contare quelle non segnalate, gli atti di vandalismo, le intimidazioni, le provocazioni. Negli anni successivi, fino ad oggi, gli atti di violenza da parte di organizzazioni neo-fasciste sono aumentati, sotto l’ala protettiva di partiti politici della destra istituzionale e di un settore delle forze dell’ordine
A tutto ciò va data una risposta e questo è il primo motivo per cui riproponiamo questo testo. 
Il secondo è che nella società, e soprattutto fra le giovani generazioni, si stanno perdendo le tradizioni antifasciste: non possiamo permetterci di fare generici appelli contro le forze fasciste, è necessario spiegare chi sono questi personaggi, perché ce li troviamo nei quartieri, nelle scuole, nelle università e soprattutto perché li dobbiamo combattere e come...". (Fonte: Pagina Fb "Collettivo Varese Rossa - Sempre in lotta", 23 aprile 2013)
Innanzitutto penso sia necessario dire che è vergognoso che nel 2013 qualcuno abbia ancora il coraggio di dire che nelle "giovani generazioni si stanno perdendo le tradizioni antifasciste". I signori che hanno steso questo comunicato di quali tradizioni parlano? Forse di quelle che li portavano - quando incontravano un missino - a gridare il loro: "Fascisti, carogne, tornate nelle fogne"?
Carissimi, non fatevi mettere nel sacco da chi manipola la storia a proprio uso e consumo. Cercate di informarvi sulla storia d'Italia ma, soprattutto, fate informazione tra amici, colleghi, parenti e conoscenti. La storia è una e non può essere strumentalizzata per beceri fini elettorali.
Concludo questa mia lettera ringraziandovi per l'affetto con cui mi seguite e augurandovi una buona domenica.
Andrea Elia Rovera
andreaeliarovera@yahoo.it

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