lunedì 9 giugno 2014

Ennesima lamentela alla Polizia Municipale e al Sindaco di Cuneo

Cuneo, 09 giugno 2014
Carissimi, vengo a voi per segnalarvi una mia lettera indirizzata al Sindaco di Cuneo e alla Comandante della Polizia Municipale che domani farò protocollare:
"Alla Cortese attenzione di
Stefania Bosio, Comandante della Polizia Municipale
Federico Borgna, Sindaco di Cuneo con delega alla Polizia Municipale
OGGETTO: Lamentela sull'atteggiamento di alcuni agenti di Polizia Municipale
Egregi, vengo a voi con questa mia per segnalarvi che oggi pomeriggio alle ore 18:30 circa – assieme a mia mamma - ho attraversato sulle strisce pedonali regolamentate da semaforo di Corso Giolitti (angolo Corso Nizza) e arrivato a metà carreggiata mi sono dovuto fermare per non essere investito perché una signora, nonostante per lei ci fosse il rosso, transitava con il suo veicolo.
Sul marciapiede a fianco del "Caffè Brasil" c'erano due agenti (non conosco il grado) in motocicletta ai quali – data la distanza e il rumore - ho urlato: "E' verde e questa passa?".
Finito l'attraversamento e giunto sul marciapiede gli ho chiesto come mai non fossero intervenuti e uno dei due (con la barba) mi ha detto: "Era appena scattato il verde e se aveva già impegnato l'incrocio doveva liberarlo".
Allora ho fatto presente all'agente che il verde non era appena scattato visto che avevo già avuto il tempo (15 secondi circa calcolati) di raggiungere la metà della carreggiata.
L'Agente mi ha risposto: "Se non sa le cose si informi oppure scriva sul giornale com'è abituato a fare".
Gli ho detto: "Abbassi il tono perché voi siete pagati con soldi pubblici".
L'agente mi ha risposto: "Non certo con i suoi. Lei è un maleducato non mi dica di abbassare la voce perché lei l'educazione non sa nemmeno dove sta di casa".
Ho preso e me ne sono andato piuttosto seccato.
Anche se avevo ben altro da fare mi sono recato al Comando di Polizia Municipale e ho segnalato l'accaduto alla vigilessa di piantone e al suo collega che mi hanno consigliato di mettere per iscritto l'accaduto e di farlo protocollare.
Egregi Bosio e Borgna, faccio presente che questa non è la prima volta che segnalo la poca cortesia di certi agenti di Polizia Municipale ma a quanto pare la cosa non desta il vostro interesse.
  • Cosa c'è di male nel segnalare alla Polizia Municipale (per altro presente al momento della violazione) che un Cittadino non sta rispettando le regole?
  • Meritavo di essere trattato in questo modo da chi dovrebbe servire il Popolo Italiano?
  • Era il caso di darmi del maleducato?
  • In cosa sta la mia poca educazione?
Egregi Bosio e Borgna, amo la mia Città di Cuneo e stimo gli uomini e le donne in divisa che ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita per servire il Popolo Italiano ma questa volta devo esprimere il mio dolore ed il mio rammarico per l'increscioso fatto.
C'è modo e modo di dire le cose.
Insultare il Cittadino dandogli del "maleducato" e del "non contribuente" non mi pare di certo il miglior modo di rappresentare lo Stato e di far sentire la vicinanza delle Forze dell'Ordine.
Come fa il Cittadino a fidarsi di chi lo insulta e lo tratta con arroganza?
Il Vigile Urbano in questione ha fatto un'indagine patrimoniale sul mio conto per poter dire che non è pagato con i miei soldi?
Il Vigile Urbano in questione come può giudicare la mia educazione?
L'ho insultato?
Ha prove e testimonianze di persone che confermino la sua tesi?
Questa è l'immagine dello Stato che il Comune di Cuneo e il Comando di Polizia Municipale vogliono dare ai Cittadini? Francamente spero di no!
Egregi Bosio e Borgna, concludo questa mia chiedendovi di far luce su quanto accaduto e attendo Vostri graditi riscontri scritti perché – come dicevano i Latini - "verba volant, scripta manent".
Nella speranza che simili scenette grottesche non abbiano mai più ad accadere Vi porgo i miei più sinceri e cordiali saluti. Andrea Rovera".

Carissimi, cosa ne pensate? Ho fatto male? Voi che mi conoscete potete dire che sono maleducato?
Credetemi, sono amareggiato, deluso e sconfortato. Per me lo Stato è ben altra cosa.
Andrea Elia Rovera
andreaeliarovera@yahoo.it

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